Ius Soli o Ius Sola?

In primis non mi convince la tesi di Tito Boeri, presidente dell’INPS, secondo il quale gli immigrati ci pagheranno la pensione

Il fatto che questo argomento possa essere facilmente interpretato in molteplici modi, portando chi legge a cadere nel meccanismo dell’etichettatura espone molto frequentemente chi esprime un’opinione su questo argomento alla facile accusa di populismo se non di razzismo. Io personalmente non sono animato da nessuno di questi sentimenti, ed ho tentato di comprendere con la massima razionalità del caso la questione in oggetto analizzandola da quanti più punti di vista possibili, ma comunque questo provvedimento non è riuscito a convincermi per nulla.

In primis non mi convince la tesi di Tito Boeri, presidente dell’INPS, secondo il quale gli immigrati ci pagheranno la pensione…

semplicemente perché se è vero che chi lavora legalmente in Italia paga i contributi pensionistici come chiunque altro, è soprattutto vero che il giro di evasione che si muove nel sottobosco dell’economia dei migranti si stima in numeri enormemente superiori a quelli delle nostre pensioni future, e questo è sotto gli occhi di tutti in tutte le città, come per esempio a Napoli basta andare in qualche quartiere della città dove la comunità cinese ha creato un vero e proprio polo del commercio ovviamente rigorosamente tutto in nero.
Non mi convince neppure l’aspetto umanitario della questione, perché l’accoglienza è cosa ben diversa dalla cittadinanza. Io sono cittadino italiano non solo e non semplicemente perché sono nato in Italia, ma perché le mie radici culturali sono legate alla storia italiana da Enea ad oggi; perché la mia italianità affonda le sue radici nella appartenenza alla mia terra natìa, ed è perciò questione che si radica nella storia d’Italia, non solo in quella unitaria, ma anche in quella preunitaria dei vari regni e granducati, e nella storia dell’Italia antica, perché l’Italia è la mia nazione, quella che metto prima di ogni altra e che ho giurato di difendere anche a costo della mia stessa vita. Non è semplicemente il casellario fiscale a cui pago le tasse, perché se fosse solo questione fiscale allora l’Italia dovrebbe darmi molto di più di quanto può promettere a qualsiasi migrante per quanto i miei antenati hanno dato a questa terra.
E non credo che patriottismo, amore per la propria terra natìa, culto delle proprie radici e identità culturale sarebbero lo spirito di un cittadino Italiano 2.0, il quale al contrario probabilmente continuerà ad essere legato alla propria terra di provenienza, che non è l’Italia, e alla propria cultura, che non è l’Italiana.
Ma soprattutto non mi convincono i modi e i tempi. Questo disegno di legge in questo momento storico penso rischi di influenzare e al tempo stesso di essere influenzato dagli accadimenti che lo coinvolgono. Basti pensare che gli anni appena trascorsi sono quelli che hanno visto il più alto numero di ingresso di richiedenti asilo, a causa degli errori delle politiche comunitarie ed internazionali nel medio oriente, rischiando di essere visto come una forma di “risarcimento” per quello che l’occidente sta combinando in quella zona.
In definitiva lo IUS SOLA non mi convince per nullla!

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