il Turismo, che tanto per dare qualche numero in Italia vale più del 13% del PIL, senza contare l’indotto da esso generato, e la costante crescita di un mercato fondamentale per il futuro economico della nostra nazione. Capri, Venezia, Firenze, la Costa Smeralda, sono solo alcune delle zone geografiche la cui economia e basata principalmente su questo settore e il suo indotto’, ma che quest’anno si apprestano a vivere una profonda crisi, come prevede l’ISTAT infatti, a causa della pandemia il 2020 per questo settore è ormai saltato, e senza volere entrare nei tecnicismi del funzionamento della vendita del servizio turistico, per le aziende di intermediazione turistica, quelle ricettive, ristorative e dei servizi ad esse collegate, questo è un vero e proprio bivio tra la vita e la morte, perché le conseguenze derivate da queste perdite saranno devastanti senza un concreto piano di aiuto e sviluppo da parte del governo.
Tutto il sostegno a questo settore non può tradursi in voucher di importo limitato spendibili in più anni, perché, questa misura servirebbe solo a rimandare il problema di aziende che avrebbero liquidità immediata ma perdendola nel futuro prossimo.
Penso che l’intervento governativo debba essere rapidissimo e concreto con misure adeguate a quelle che sono le dimensioni della crisi, come ho fatto io nel mio piccolo elaborando questa proposta.
PROPOSTA PER IL MERCATO DEL TURISMO
- DEFISCALIZZAZIONE TOTALE per il 2020 e parte del 2021, al netto del IVA per le aziende del settore turistico.
- UTILIZZO DEI FONDI STRUTTURALI da destinare a fono perduto all’industria ricettiva e ristorativa, (utilizzando lo sbocco dei vincoli concesso dall’UE) per l’attivazione di due misure:
- Sostegno ai costi di locazione e gestione per l’anno 2020
- Fondo per ammodernamento e conversione strategica aziendale.
- INCENTIVI CONTRIBUTIVI per l’assunzione di personale qualificato formatosi negli istituti tecnici settoriali.
- PIANIFICAZIONE DI UNA CAMPAGNA MARKETING A LIVELLO INTERNAZIONALE, improntata sul concetto di ITALIA ALBERGO DIFFUSO.
- REVISIONE LEGISLATIVA SETTORIALE con due prerogative principali:
- SBUROCRATIZZAZIONE ED ATTUALIZZAZIONE.
- CHIARIMENTI IN MERITO ALLA CLASSIFICAZIONE DI ATTIVITA’ CORRELATE (B&B HOTEL – AGRITURISMO – RISTORANTI Ecc. Ecc.)
Solo con un piano del genere avrebbero poi senso i voucher, e chi sà che questa volta potremmo cogliere l’opportunità che si nasconde dietro questo immenso problema.